Una pietra di inciampo per la sua memoria

Buongiorno.
Mi rallegra la presa di coscienza del professore Marco Sartor, delegato dell’ateneo per il job placement e i rapporti con le imprese, sulla proposta di ordinanza anti-spreco per evitare che i negozi tengano aperte le porte con il condizionatore o il riscaldamento accesi. Proposta comunque tardiva: di questa cosa mi ero accorta, per la verità, almeno una ventina d’anni fa, ancor prima dell’apposizione in alcuni negozi delle barriere d’aria. Si può capire che tenere la porta sempre aperta per invitare i clienti ad entrare sia una strategia di marketing; altrettanto vero è che se tutti devono tenere la porta chiusa si mettono tutti nelle stesse condizioni e si aiuta l’ambiente. E’ proprio per queste motivazioni che, in vista della discussione in aula per l’Adesione del Comune di Udine all’iniziativa europea “Mayors Adapt – the Covenant of Mayors Initiative on Adaptation to Climate Change” del 28 aprile 2016, avevo provveduto a presentare in aula il seguente emendamento:
Estratto Delibera (mio ODG) a N. 34 d’ord. OGGETTO: Adesione del Comune di Udine all’iniziativa europea “Mayors Adapt – the Covenant of Mayors Initiative on Adaptation to Climate Change” per coinvolgere le città nello sviluppo di azioni sull’adattamento ai cambiamenti climatici del 28 aprile 2016:
(esce il Sindaco Honsell – entra il Consigliere Mansi – presenti n. 38) Il Presidente apre la votazione in forma palese sul sotto riportato ordine del giorno sottoscritto dal Consigliere Gallanda, così come modificato nel corso della discussione: “PREMESSO − che alcune amministrazioni virtuose stanno prevedendo ed attuando dei percorsi virtuosi nell’ambito di politiche di contenimento del riscaldamento globale del pianeta, RICHIAMATO − Il Piano di azione comunale contro l’inquinamento (Pac) DATO ATTO − che attualmente molti negozi mantengono, durante l’orario di attività commerciale, le porte aperte, d’estate e d’inverno, contribuendo al consumo energetico ed al riscaldamento globale; TUTTO CIO’ PREMESSO IL CONSIGLIO COMUNALE DI UDINE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE − a valutare delle norme che prendano in considerazione il divieto di apertura costante delle entrate dei negozi, in presenza di impianti di riscaldamento e/o raffrescamento (condizionatori).” L’ordine del giorno di cui sopra che ottiene 20 voti favorevoli e il voto contrario dei Consiglieri El Sawy Aziz El Feky, Castiglione, Galluzzo e Sandra (n. 4). Si astengono i Consiglieri Berti, Bortolin, Bosetti, Burelli, Della Rossa, Falcone, Marsico, Michelini, Pittoni, Pizzocaro, Pravisano, Sasset, Tanzi e Vuerli (n. 14). Il Presidente dichiara che l’ordine giorno è approvato. 2016/34 pag n.6 Allegati n. 1 Si rimanda al supporto digitale per l’intervento del Presidente, il quale dichiara che, stante l’approvazione dell’ordine del giorno di cui sopra, quello sottoscritto dal Consigliere Porzio deve ritenersi superato. (entra il Sindaco Honsell – presenti n. 39)
Fu una delle poche mie proposte approvate dal Csx nel corso del mio mandato, ma senza mai dargli concreto seguito applicativo.
Rilevo l’uscita e l’entrata provvidenziale e cronometrica dell’allora Sindaco Honsell, ora fresco candidato agli uninominali del Senato per il FVG per l’alleanza Europa Verde – Sinistra Italiana.
Trovo che chi ora dimostri tanto zelo, Venanzi, allora assessore, proponendo (ora e solo ora) un’ordinanza comunale “che imponga la chiusura delle porte a tutte le attività che operano con l’impianto di condizionamento acceso e le porte aperte” sia intempestivo, facendo notare -seppur sia molto più giovane di me – la sua scarsa memoria.
La domanda sorge spontanea: come mai l’ODG che hanno approvato nel 2016 non ha avuto concreta applicazione, pur perdurando la loro amministrazione per i due anni successivi?
Ricordo anche, alla fine di novembre dello stesso anno, nel corso della presidenza Serracchiani, la più che confortevole temperatura – 27 gradi! – rilevata nel Palazzo della Regione in via Sabbadini, durante una conferenza stampa sul tema dell’acqua pubblica.
Questo quando per legge – DPR numero 74/2013 – ,la temperatura non avrebbe dovuto superare i 20 gradi.


Tanto si sa che gli sprechi pubblici sono a carico dei cittadini.
Claudia Gallanda
già Consigliere comunale di Udine 2013-2018
Presidente Comitato Tuteliamo-Ci