Non spingete scappiamo anche noi

5 stelle regionali orfani di Sabrina De Carlo, che salta il turno con un colpo al cerchio e uno alla botte, nel significato di una probabile prossima apertura al centrodestra, magari già in primavera per le elezioni regionali.
Almeno questo par di poter desumere dall’intervista pubblicata oggi dal Messaggero Veneto.
Vien da chiedersi quando abbia agevolato il confronto con i cittadini di cui si fa vanto, tanto più la rappresentazione dei delusi, dato che le poche occasioni di incontro erano blindate e anche sui profili social bloccava i commenti non deferenti sui suoi atti in Parlamento.
Ma è un lavoro -la politica- che, afferma, “continuerò a fare, dentro e fuori le istituzioni”.
De Carlo era, fino al 2018, organizzatrice di eventi per il gruppo regionale M5S e quindi delle riunioni regionali; riunioni che ci si guardava bene dal convocare, soprattutto a ridosso delle elezioni, perché i candidati non dovevano essere conosciuti né preventivamente valutati.
Riunioni che talvolta la scrivente provò ad autoconvocare e che venivano sistematicamente boicottate, anche da De Carlo.
Qualche tempo dopo la sua elezione al Parlamento, De Carlo ebbe anche il mandato di organizzare il territorio, da Roma naturalmente. Quindi è forse proprio lei che più dovrebbe dire “mea culpa” su questo tema.
Lo stesso vale per il “campo largo” col Pd, che a quanto pare ora le sta stretto; dov’era quando questo accordo snaturava le identità dei gruppi comunali? Solo ora la riflessione, guarda caso in concomitanza con la carenza di posti al sole, nella frantumazione dei principi cardine che la portarono in Parlamento?

Claudia Gallanda
già Consigliere comunale di Udine 2013-2018
Presidente Comitato Tuteliamo-Ci