
Buongiorno.
Leggo sul Messaggero Veneto di oggi, 15.11.2022:
«A mio avviso il confronto con la gente deve essere la quotidianità per chi si candidi a fare il sindaco”.
Se per Lei/Voi quello di ieri è stato un confronto, per me invece (e non solo per me) sono stati semplicemente sei monologhi individuali.
La gente presente in sala non ha potuto fare nemmeno una domanda, il motivo? “eh, c’è il cinema”, intendendo l’urgenza di lasciar libera la sala, pur essendo solo le venti (lo spettacolo era alle 20.45), eppure il tempo per “far salotto” è stato trovato.
E al giornalista che rilevava una mancata risposta con: “Eh non hai risposto alla domanda iniziale ma mi sembra dalla passione con cui…”.
la pronta replica di Alessandro Venanzi “Ho imparato che in politica ti fanno una domanda tu non devi mai rispondere, mi hanno detto così”.
La serata di ieri nulla è stata se non una prova di forza tra Lei e De Toni.
I temi trattati sono stati molti ma tutti in modo approssimativo e non si è spiegato come fare per arrivare agli obiettivi prefissati, a quanto appare, quel che conta non è mantenere le promesse elettorali ma quel che Venanzi ha perseguito in questi 14 anni di politica udinese.
Per opinare bisogna andare a fondo, cosa che pochi fanno e cose sulle quali i cittadini non sono informati, preferendo fidarsi dei soliti elenchi di cose fatte e da fare, che però non entrano -volutamente e prudentemente- nel merito delle questioni.
Qualche esempio (anche fra quelli da Lei citati ieri sera)?
– Ex Dormisch? Era da spingere per la prima cordata che avrebbe salvato realmente l’immobile storico.
– Via Mercatovecchio? I dati sulla piovosità presentati nel progetto erano obsoleti. Cosa sarebbe successo in caso di bombe d’acqua (conseguenza dei recenti cambiamenti climatici) ai negozi della via?
– Rifiuti? I vostri consiglieri di quartiere erano stati da me contattati perché -da regolamento- erano nelle condizioni di procedere con la richiesta di incontri pubblici con la cittadinanza prima della modifica della modalità di raccolta. Lei é stato capogruppo dall’inizio del mandato. La competenza era sua. Ha dato per caso Lei l’ordine di non procedere?
– Viale Venezia? Dopo la firma per il consiglio straordinario gran parte del PD non era in aula per il voto.
– Chiesetta di Baldasseria, comportamento ondivago, per anni, che meriterebbe un confronto, anche “all’americana”. Ma la prima cosa che Santoro e Giacomello dicono, in pubblica riunione é “partiamo da oggi”. Coscienza sporca?
– Centro commerciale fronte cimitero.
– Stadio Friuli (o dovrei dire Dacia Arena?).
E potrei continuare… ma, per il momento, mi fermo.
Sia Lei che De Toni, a seguito di un mio sollecito, avete risposto che preferite attendere la definizione del candidato.
Siamo in un periodo molto complesso e difficile, voi volete candidarvi, cercate cortesemente di accettare il confronto con chi vi fa delle domande puntuali.
Claudia Gallanda
già Consigliere comunale di Udine 2013-2018
con il M5s 2013-2018, in opposizione (2° mandato Honsell)
Presidente Comitato Tuteliamo-Ci