
Ai pochi cittadini che ancora vogliono votare, al di la’ dei sorrisini e delle promesse elettorali, quella per le elezioni comunali a Udine si sta rivelando forse la piu’ brutta campagna elettorale.
Senza un reale contraddittorio PUBBLICO fra i due candidati al ballottaggio e con un gran punto di domanda sui desiderata dei due esclusi al primo turno ma presenti al primo turno e ora piu’ o meno “accasati”, restano troppe caselle lasciate volutamente vuote dai due principali avversari: il sindaco uscente Pietro Fontanini e lo sfidante Alberto Felice De Toni.
E’ da dicembre 2022 che, da questi ultimi, sto cercando di ottenere una o piu’ serate con molti temi da trattare in forma di dibattito, sia con De Toni e Venanzi che con Fontanini e Michelini.
Cosa risultata impossibile, evidentemente ciò che, come cittadina, vorrei chiedere poco interessa alla loro visibilità elettorale.
Visto che il confronto con la scrivente non e’ stato ritenuto utile, e quindi tacitamente o meno rigettato, bisogna dire che la fantasia non é mancata per far vedere di essere vicini ai cittadini. Fumo negli occhi per chi non sa cosa sia successo a Udine negli ultimi 10 anni.
De Toni:
Inizia con le corsette il sabato nei quartieri, toccando i bar e le osterie delle varie zone ma, sostanzialmente, il dialogo con i cittadini, così tanto pubblicizzato, e’ principalmente con le persone della lista e alcuni sodali; per quei pochi cittadini, che magari si trovano li per caso, resta ben poco spazio, solo come spettatori.
Negli incontri tematici non sono gradite le domande e, se proprio ne vuoi fare una, devi inserirti nello spazio dei giornalisti, sempre che ti lascino (per esempio, ad oggi non e’ dato sapere la posizione di De Toni sul secondo ascensore al castello) perché c’è sempre il buttafuori che ti intima di andartene.
Anche negli incontri con giornalisti in veste di moderatori ci sono sempre le stesse domande e non esiste possibilita’ di intervento da parte del pubblico.
Dulcis in fundo, gli addetti all’organizzazione, che danno appuntamenti in maniera arbitraria e che non sono in grado di produrre un video integrale dell’evento in programma.
Fontanini:
Campagna elettorale inesistente o quasi.
Pungolato pubblicamente, afferma che rispondera’ sul mio invito ma non lo fa.
Viola ripetutamente il regolamento del consiglio comunale e quello dei consigli di quartiere ma, nel contempo, parla di rispetto delle regole; per noi evidentemente ma non per lui, nel più classico “fate quel che dico e non quello che faccio”.
Resta chiuso nel palazzo fino al primo turno e poi, per forza di cose, “esce tra la gente” ma a modo suo, circondato dai suoi.
In extremis, pensa di rimediare con una partita a briscola in pubblico, naturalmente non un torneo con i cittadini ma con i suoi autorovoli colleghi.
Una menzione particolare meritano i capilista, di una parte e dell’altra. I quali, a parte rarissimi casi, non hanno trasmesso i miei inviti ai componenti la loro lista, come invece avevo richiesto.
Di fronte a questo panorama politico udinese, avvilente da ogni punto di vista e solo passerella per i big nazionali, non ritengo opportuno votare per uno dei due candidati a sindaco per cui, per la prima volta nella mia vita, faro’ annullare la scheda, facendo certificare che nessuno dei due mi rappresenta.
Claudia Gallanda
già Consigliere comunale di Udine 2013-2018
con il M5s 2013-2018, in opposizione (2° mandato Honsell)
Presidente Comitato Tuteliamo-Ci